Siamo pronti a cambiare stile di vita? Ce lo rivela un indagine YouGov
Da un indagine condotta da YouGov emerge come gli europei siano preoccupati per la crisi climatica ma come…
Da un indagine condotta da YouGov emerge come gli europei siano preoccupati per la crisi climatica ma come non tutti siano pronti a cambiare il proprio stile di vita per contrastarla.
04/05/2023Tra il 5 ed il 24 aprile 2023, Yougov ha condotto un indagine in 7 paesi per valutare il sostegno alle politiche ambientali contro il riscaldamento globale, valutare la percezione del problema e la condivisione delle misure di mitigazione e contrasto da parte di oltre 1.000 persone in ognuno dei Paesi coinvolti: Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Svezia e Danimarca.
Il sondaggio di YouGov fornito in esclusiva al quotidiano britannico The Guardian, rivela come la maggior parte delle persone intervistate (il 60% in Svezia, 63% in Germania e 65% nel Regno Unito, 77% in Spagna, 79% in Francia e 81% in Italia) abbia dichiarato di essere molto o abbastanza allarmato per la situazione attuale e convinta che il clima stia cambiando a causa dell’attività umana, contro un 20% che non riconosce il nesso e un 5% che nega del tutto che stia accadendo.
E se la maggior parte degli intervistati si è dichiarata più o meno d’accordo che per mitigare l’impatto del climate change sia necessario lavorare assieme, molto meno consenso è emerso in merito a cosa ogni songolo individuo potrebbe o dovrebbe fare.
Stili di consumo e mobilità
Grande consenso sulle misure che non comportano grandi sacrifici nello stile di vita, con una percentuale compresa tra il 45% (Germania) e il 72% (Spagna) a favore di programmi governativi di piantumazione di alberi. Per quanto riguarda la plastica monouso, tra il 40% (Danimarca) e il 56% (Regno Unito, Spagna e Italia) degli intervistati sarebbe felice di non comprarla più, mentre tra il 63% (Svezia) e il 75% (Spagna) si dice favorevole al divieto.
Mangiare solo frutta e verdura di stagione non piace affatto ai tedeschi (28%), mentre oltre la metà di inglesi, spagnoli e italiani sono d’accordo. Noi italiani siamo i più a favore anche di misure come passare a veicoli elettrici e rinunciare per sempre a carne e derivati del latte nelle nostre diete. Siamo poi secondi solo agli spagnoli nel lasciare l’auto in garage (o non possederla) per camminare, pedalare o usare il trasporto pubblico e a pagare di tasca nostra l’efficientamento delle nostre abitazioni. Mentre siamo i più contrari a pagare biglietti aerei più alti per compensarne le emissioni.